Per lei il ritorno nel massimo campionato vale ben più di una semplice promozione, è una rivincita sul suo passato e su gli “scherzi” che purtroppo fa la vita. Luisa Casillo (Foto: Lollini) si appresta ad affrontare questo campionato in Serie A1 non come un punto di arrivo.
Un nuovo punto di partenza.“Quello che abbiamo ottenuto la scorsa stagione mi da una carica ed una motivazione in più per affrontare al meglio questa nuovo ciclo, tornare in A1 per me era un sogno, farlo continuando a difendere la maglia di Perugia è ancora più bello. L’essere stata confermata prima di tutto è una grande soddisfazione personale, mi da la convinzione di aver lasciato qualcosa sia dal punto di vista professionale dal punto di vista tecnico, sia dal punto di vista umano, vuol dire aver trovato la sintonia con tutto lo staff della Bartoccini FORTinfissi, a partire dal presidente, passando per il coach fino ai dirigenti, questa è una delle cose più belle, perché quando lavori in un posto, oltre agli obbiettivi c’è cosa riesci a lasciare nelle persone dal punto di vista umano e questo mi da una grande gratificazione”.
I conti con il passato.“Il ritorno in A1 per me ha molti significati, chi conosce la mia storia sa quante turbolenze per così dire ci sono state, ho trovato durante il mio percorso alcuni ostacoli che hanno bloccato il mio percorso (nel giugno 2014 Luisa ebbe un incidente stradale come passeggera, nello scontro riportò la frattura della clavicola che comportò anche un edema polmonare ed una frattura scomposta dell’ulna che misero in seria discussione il proseguo della carriera N.d.R.), per questo essere tornata nella massima serie è qualcosa che va oltre la semplice categoria. A prescindere da come andrà il campionato per me è già un risultato importante, il poter dimostrare che nonostante gli ostacoli e le persone che credevano non fosse possibile ritornare l’avere l’opportunità di partecipare un campionato di così alto livello è una grande gratificazione, spero di riuscire a fare bene e di essere in una condizione migliore di quanto sono stata nel 2014 a Novara”.
Gli obiettivi. “Sicuramente Perugia essendo una nuova arrivata ha fatto una squadra che sicuramente non potrà avere i risultati paragonabili a quelli dei top club come Conegliano, Novara o altri di fascia alta. Quello che però ci ha insegnato la scorsa stagione è che se c’è un gruppo, anche se ci sono dei limiti tecnici si può comunque mettere pensiero alle squadre più forti, fare bene e toglierci delle soddisfazioni. Come squadra dovremo ambire ad affrontare al meglio ogni domenica le avversarie, nella scorsa stagione capitò di affrontare anche delle squadre meno forti di noi sulla carta che sottovalutate ci hanno creato problemi, da questo abbiamo imparato che se si va concentrate al massimo si può creare problemi anche a chi sulla carta è più forte di te. Personalmente vorrei riconfermarmi in questa categoria, mi piacerebbe dimostrare in primis a me stessa ma poi al coach ed alle mie compagne di poter giocare e competere in A1 dopo tutto quello che è successo, sono molto carica”. – In conclusione. – “La Pantera è tornata per spaccare”.