E mentre i ragazzi guidati da Lorenzo Bernardi giocheranno per conquistare la finale di Champions League, all’Evangelisti si giocherà quasi in contemporanea un’altra partita tutta da vedere (per chi potrà esserci…). A due giornate dalla fine della regular season, le ragazze di Fabio Bovari se la vedranno con la capolista Orvieto per giocarsi la loro “champions”, che significa conquistare i play off per la promozione in serie A2. Con due sole partite ancora da giocare, tutto può ancora succedere nella terza serie nazionale femminile. Orvieto 58 punti, Teodora Ravenna 55, Olimpia Ravenna 54, Tuum Perugia 53, San Lazzaro 53. Cinque squadre per soli quattro posti: il primo vale la promozione diretta, gli altri tre i play off. Dire quanto vale questa partita è a dir poco superfluo. Non vale per il campanile, per la rivalità spicciola, per le diatribe molto provinciali che nascono tra formazioni della stessa regione. Vale per qualcosa di molto più importante. Vale, davvero fuori da ogni provincialismo, per riportare l’Umbria nella seria A della pallavolo femminile. E non ci pare poco…
Che questo possa accadere attraverso un passaggio diretto o attraverso i play off, che possa accadere alla Zambelli, alla Tuum oppure ad entrambe, ancora non lo sappiamo. Importa però che questa cosa accada. Perché siamo uomini di sport, prima di tutto. Poi, ovviamente, ognuno volta pagina, va oltre il meccanismo della sportività e guarda la sua storia. Noi la pallavolo femminile di serie A, nella nostra Perugia, ce la ricordiamo fin dal lontanissima stagione 1987-88. Il primo anno in A2 della Ina Sirio Perugia. Fu l’inizio di una lunga storia, di una lunga… “notte di sogni, di coppe e di campioni…”. Ventiquattro stagioni di serie A, di cui ventuno in A1, di cui quindici consecutive… Inutile star qui a ricordare vittorie, coppe, scudetti… Superfluo ricordare quali fantastiche campionesse hanno vestito i colori di Perugia, chi le ha allenate, chi ha permesso loro, ingaggiandole, di costruire la storia più vincente dello sport perugino di squadra. Ecco, questo è per noi il volley femminile della nostra città… Che ha lasciato la serie A al termine della stagione 2010-2011.
Ma quella storia, quei ricordi, quella fragranza vincente, da qualche parte, sotto le volte lignee del PalaEvangelisti, se vi fermate solo un attimo a cercarla, potreste sentirla ancora… Quello spirito, quel sogno, non è andato smarrito… Per cui, che vestiate i colori di una squadra col nostro grifo stampato sulla maglietta o che veniate qui a giocare da avversari, sappiate che, in entrambi i casi, state respirando, state camminando, state saltando, schiacciando e murando nello stesso posto in cui è stata scritta una grande storia sportiva. E ci piace pensare che, quando alle 18, le due contendenti scenderanno in campo, non conterà la classifica, non conteranno gli scontri diretti, non conteranno le undici vittorie casalinghe di Perugia o le dieci vittorie esterne di Orvieto, la tradizione favorevole di Perugia tra le mura amiche nei confronti della Zambelli o gli ultimi due scontri diretti vinti fuori casa da Orvieto.
Quando Laura De Vittoris di Frosinone fischierà il primo servizio del big match, alle 18 in punto di sabato, sarà importante avere dentro di se l’unica cosa che conta. La capacità di osare, di credere nei propri sogni e nel proprio talento, la determinazione a sfidare i propri limiti, per superarli. Tutte quelle cose che servono per trasformare un gioco in qualcosa di grande e di immortale. Tutto ciò che, per esempio, ha trasformato un’idea nata nel cortile di una parrocchia perugina… in una leggenda che vive ancora sotto gli archi del PalaEvangelisti. Mancano solo due giornate al termine di questa regular season di B1 femminile. Ancora tutto può succedere. Anche adesso che il tempo sembra quasi finito e vi sembra di essere sull’orlo di qualche baratro, frenati da chissà quali paure… Sappiate che questo è ancora il vostro tempo, il tempo giusto per scrivere la storia. Il tempo giusto, per osare…