Trasferta insidiosa quella che attende la Bartoccini Gioiellerie Perugia, nella quarta giornata della Pool Promozione della Samsung Volley Cup di Serie A2 Femminile. Le magliette nere saranno impegnate domenica 3 marzo (inizio ore 17) al Palamanera di Mondovì contro l’Lpm BAM, seconda in classifica a sei punti dalle perugine e vincitrice del girone A della Regular Season. Le piemontesi hanno fin qui incamerato 5 punti in tre gare uscendo sconfitte, sabato scorso, nel derby contro il Cus Torino. Per questo motivo cercheranno di sfruttare al meglio il fattore campo per tentare di riagganciare la Bartoccini Volley che, ovviamente, metterà in campo tutte le forze per non consentire questa “soddisfazione” alle locali e mantenere il distacco dalle seconde. “Sei punti è un buon margine in classifica – commenta Fabio Bovari – ma è subordinato alle gare che dobbiamo disputare ed a quello che fanno le avversarie. Non dobbiamo lasciarci trascinare da facili entusiasmi che potrebbero alterare la concentrazione: dobbiamo guardare avanti, gara dopo gara, pensare a noi stessi, al nostro tipo di gioco e alle soluzioni per mettere in difficoltà le rivali. Lo dico sin dall’inizio: sono dieci finali e ne sono rimaste sette da giocare, ed ogni gara sarà giocata al massimo sia da noi che dalle nostre avversarie, senza alcun regalo di sorta. Stiamo lavorando bene, ma stanno lavorando bene anche le dirette inseguitrici, per cui non ci si può permettere il lusso di non stare concentrati e di inseguire voli pindarici con il rischio di inficiare tutto quello che di buono è stato fatto finora. Bisogna continuare con questo passo: cercare di vincere sempre, e questo comporta un grande dispendio di energie sia mentali che dal punto di vista tecnico-fisico. Nonostante i vari intoppi fisici che stanno caratterizzando questo periodo è una grande soddisfazione vedere che è il gruppo che sta supportando tutto, è il gruppo che sta vincendo. Stiamo giocando ogni gara, nonostante le problematiche, in maniera esemplare: chi entra in campo da’ il massimo, sente di far parte di una squadra, e chiude il cerchio. Quando è così è difficile per le avversarie riuscire a scalfire una corazzata come la nostra. La nostra coperta è corta, ma riusciremo a gestirla al meglio fino alla fine”.